QUANDO IL TUO BAMBINO NON PARLA
INDICAZIONI UTILI
Sono bambini chiacchieroni e silenziosi.
Sì, possiamo usare entrambi gli aggettivi per definirli. Dipende dalle situazioni. Possono essere esuberanti, chiassosi e decisi tra le mura domestiche ma, nelle situazioni sociali o a scuola, di fronte ai compagni o alle maestre e ad altri adulti, la loro bocca si chiude come una morsa. I Bambini non riescono a parlare.Talvolta si dedicano comunque ad attività o a giochi silenziosi, altre volte anche il corpo si irrigidisce fino ad arrivare in alcuni casi a impedire loro di correre, saltare, mangiare la caramella, bere….
Si tratta di manifestazioni più frequenti durante la prima infanzia, ma possono insorgere o perdurare fino all’adolescenza e oltre.
Spesso sono subdole e vengono fraintese con timidezza.
Per la diversità tra il comportamento in famiglia e quello extra-familiare, spesso i genitori lo scoprono tardi, o sono increduli.
Questo fantasma piuttosto spaventoso oggi ha un nome, si chiama Mutismo Selettivo ed è un disturbo d’ansia che si diagnostica quando un bambino non riesce a parlare in alcuni contesti sociali, pur facendolo tranquillamente in altri come quello familiare.
Se riconoscete il vostro bambino che non parla nelle descrizioni lette finora, non aspettate.
Rivolgetevi subito a uno specialista. Intervenire subito facilita la rapida ed efficace riuscita del trattamento.
Piccolo manuale di Istruzioni e Consigli per i genitori che si trovano alle prese con il mutismo selettivo:
- Non avere paura. E’ un disturbo invalidante, ma non è grave. Se ben aiutato il tuo bambino lo supererà; ha soltanto bisogno di aiuto.
- E’ molto importante rivolgersi a uno specialista che sia formato adeguatamente; per quanto competente è probabile che uno specialista non formato non vi aiuti in maniera opportuna
- Contatta l’associazione onlus AIMUSE, è fondata e gestita da genitori come te e saprà darti le indicazioni che cerchi.
- Collabora affinchè si crei una solida rete tra voi familiari, scuola e famiglia; un buon lavoro di squadra è vincente!
- Non chiedere a tuo figlio di parlare se non riesce; peggiorerai la sua ansia e, di conseguenza, la sua involontaria chiusura.
- Sii ottimista e abbi fiducia in lui e nelle sue possibilità
- Non dimenticare e spiega agli altri che i bambini muto-selettivi vogliono parlare ma non riescono. E’ una differenza sostanziale.
- Non dimenticare e spiega agli altri che i bambini muto-selettivi non sfidano il prossimo, ma lo temono o si vergognano. La paura e la vergogna li blocca, ostacolando la loro volontà.
- Apri le tue porte agli altri, favorisci un incontro piacevole tra tuo figlio e il mondo esterno, con tranquillità, leggerezza e simpatia. Lo aiuterai gradualmente a capire che il mondo non è così spaventoso.
Usa questo piccolo vademecum come guida, ricordando che non può naturalmente essere sostitutivo di un lavoro psicologico con lo specialista.
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